Berlusconi e Mr. Bee Taechaubol per la (ri)nascita del Milan

Berlusconi e Mr. Bee si sono ufficialmente incontrati. Sono passati ormai cinque anni da quando Thiago Silva, Ibrahimovic, Boateng e tutti gli altri campioni del Milan di Massimiliano Allegri hanno alzato lo scudetto: cinque campionati di puro anonimato, cinque campionati di cocenti sconfitte, sia sotto il punto di vista dei risultati ma soprattutto sotto quello del gioco. Invece di puntare su un allenatore esperto, la squadra è stata affidata ad un grandissimo ex, Filippo Inzaghi, indimenticato bomber rossonero, vincitore di tutto. Il tanto sperato cambio di direzione però non è arrivato anzi, con Inzaghi si ricordano quasi solamente fischi e brutte prestazioni.

Berlusconi e Mr. Bee, le intenzioni

Ed è da qui che Silvio Berlusconi e Mr. Bee Taechaubol vogliono ricominciare, o meglio, è da qui che il presidente rossonero vorrebbe ripartire. Perché se dapprima si pensava ad una cessione del Milan in toto al magnate thailandese è di oggi invece la notizia che Berlusconi voglia tenere il Milan.
Notizia che fa bene alla storia della squadra ma incute timore verso il futuro: negli ultimi sei anni il Milan ha sempre giocato con i soliti elementi e l’ultimo grande acquisto (ormai ex calciatore) Mario Balotelli, è simbolo di un attitudine sul mercato che ormai non ha più nulla da dire. Ma se veramente Silvio Berlusconi e Mr. Bee Teachaubol dovessero concludere l’affare cosa cambierebbe?

Berlusconi e Mr. Bee: cosa cambia per la società

Si punterà (almeno come promessa) a condurre una grande campagna acquisti per far rifiorire la rosa ormai appassita del Milan: si parla di 100 milioni subito pronti, utili anche al risanamento del debito che ormai sfiora i 90 milioni di euro.
L’appianamento del debito però non sembra essere nelle priorità di Mr.Bee Teachaubol, che punterebbe più a rilanciare il marchio Milan nel mondo (e prepotentemente in Asia) per poi utilizzare i ricavi per dar respiro alle casse rossonere. Questa soluzione però sembra non piacere al presidente Silvio Berlusconi: sembra quindi che per ora il 51% della società rimanga nelle sue mani, in modo da avere l’ultima parola su ogni decisione.

Insomma, Silvio Berlusconi sta cercando di trarre il massimo vantaggio economico dall’accordo con Mr.Bee. Se davvero l’affare si chiudesse il Milan potrebbe tornare tra le big europee, e con i proventi della Champions League la società riuscirebbe a far quadrare i conti e riportare allo stadio anche tanti tifosi delusi.

Berlusconi e Mr. Bee, il progetto del nuovo stadio

A proposito dello stadio rossonero, i capitali di Mr.Bee Teachaubol sarebbero destinati anche al progetto del nuovo stadio di proprietà, investimento che porterebbe respiro alle casse rossonere e rappresenterebbe un nuovo punto di partenza per il marketing societario.
La verità però ancora non è definita: è davvero così facile “incastrare” un uomo d’affari come Mr.Bee Teachaubol, e dirottarlo dalla desiderata prospettiva di presidenza del Milan ad un posto da azionista? L’unica certezza, considerando anche la rilevanza politica di questa manovra, è che Silvio Berlusconi non lascerà andare tanto facilmente un giocattolo che ha coccolato per più di vent’anni contornati da vittorie e titoli.

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