Come riconoscere i ruoli del rugby

Nel corso degli anni il rugby è riuscito a ritagliarsi un posto sempre più importante tra gli sport più seguiti dagli italiani: la crescita del movimento è stata ulteriormente amplificata nel 2000 dall’introduzione della nostra Nazionale nel prestigioso torneo “Sei Nazioni”, che ha dato ulteriore visibilità a questo sport; molti connazionali però seguono le partite senza avere una chiara idea dei fondamentali di questa disciplina, quindi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, iniziando a spiegare come individuare i ruoli del rugby.

La squadra di rugby

Iniziamo questo piccolo approfondimento chiarendo che i quindici giocatori in campo che costituiscono la squadra di rugby possono essere suddivisi in due macrocategorie:

  • gli avanti, ovvero gli otto giocatori che compongono la prima, la seconda e la terza linea e che partecipano alle mischie e contendono le rimesse laterali
  • gli altri, composti da
    • mediani
    • tre quarti
    • estremo

I ruoli del rugby

A differenza di quanto accade nel calcio, con i giocatori che da qualche anno hanno abbandonato i classici numeri dall’1 all’11 e indossano magliette con numeri personalizzati, nel rugby la numerazione indica in modo preciso le varie posizioni occupate dai titolari. I numeri vengono assegnati in ordine decrescente: i più alti vengono assegnati ai giocatori che stazionano nella propria area.

Diamo ora un rapido sguardo ai vari ruoli del rugby, indicando i numeri che li contraddistinguono, i compiti e le caratteristiche dei giocatori che li ricoprono, ribadendo che nello schieramento in campo alle spalle degli avanti si trovano i mediani, dietro i quali trovano spazio i tre quarti, mentre l’estremo rappresenta l’ultimo baluardo.

  1. Pilone sinistro: i piloni compongono la prima linea e sono i protagonisti della mischia; questo ruolo viene assegnato ai giocatori più rocciosi della squadra (e spesso sono anche i più lenti);schieramento rugby: come riconoscere i ruoli del rugby
  2. Tallonatore: tra i giocatori di mischia è quello che possiede maggiori doti tecniche; è l’elemento centrale della prima linea, si sistema tra i due piloni e nelle azioni di mischia ordinata cerca di conquistare il pallone con i piedi, facendolo rotolare all’indietro verso i suoi compagni. In linea generale il tallonatore è anche colui che nelle azioni di touche si occupa della rimessa laterale;
  3. Pilone destro: stesse mansioni e caratteristiche del pilone sinistro, con la differenza che in fase di mischia la sua testa è esterna rispetto all’incastro;
  4. Seconda linea sinistra: i giocatori che occupano le posizioni di seconda linea sono alti, abili nel salto e forti fisicamente; sono infatti importanti sia in fase di mischia ordinata (inseriscono la testa tra pilone e tallonatore) che in fase di touche (sono coloro che saltano per conquistare il possesso del pallone lanciato dalla rimessa laterale); La seconda linea sinistra si posiziona in mischia tra il tallonatore e il pilone sinistro;
  5. Seconda linea destra: stesse caratteristiche del seconda linea sinistro, si posiziona tra tallonatore e pilone destro;
  6. Terza linea ala sinistra: tra i giocatori che compongono gli avanti, i terza linea ala (o flanker) sono i giocatori più agili, infatti devono partecipare alla mischia (con il principale compito di compattare il pacchetto), ma devono essere i più veloci a staccarsene nel momento in cui il pallone ne esce; sono quindi necessarie ottime doti di velocità e capacità di placcaggio;
  7. Terza linea ala destra: stessi compiti del numero 6, anche se spesso il flanker destro è più veloce e più mobile rispetto al sinistro, a cui vengono affidati compiti maggiormente difensivi;
  8. Terza linea centro: è l’elemento centrale del fondo della mischia, e sotto le sue gambe passa il pallone che verrà giocato dal mediano di mischia. Chi ricopre questo ruolo deve abbinare la forza fisica tipica del giocatore di mischia ad una buona capacità tecnica;
  9. Mediano di mischia: il collante tra gli avanti e le linee arretrate; inserisce e recupera il pallone in fase di mischia; spesso è il giocatore più piccolo e leggero dei 15 in campo, ma deve essere completo sia dal punto di vista fisico che da quello mentale e tattico (grande visione di gioco);
  10. Mediano di apertura: può essere considerato il regista della squadra, quello che, una volta ricevuto il pallone dal mediano di mischia, dà l’inizio agli attacchi della propria squadra. Deve essere rapido sia nei movimenti che nel prendere le decisioni e deve essere abile anche con i piedi (spesso al numero 10 vengono affidati le punizioni e i calci di trasformazione);
  11. Tre quarti ala sinistra: i tre quarti si contraddistinguono per la loro velocità; in fase difensiva le ali devono essere molti abili nel placcaggio, mentre in fase offensiva sono i protagonisti della parte finale delle azioni che portano alla realizzazione della meta. Ovviamente, come è intuibile dal nome, il tre quarti ala sinistra occupa una posizione esterna nella zona sinistra del campo;
  12. Tre quarti centro interno: i centri devono essere giocatori completi in entrambe le fasi di gioco, dato che in fase difensiva devono essere degli ottimi placcatori e in fase offensiva devono essere in grado di penetrare le difese avversarie e di realizzare buoni passaggi; il tre quarti centro interno (che gioca a sinistra) spesso è il più grosso dei due centri;
  13. Tre quarti centro esterno: rispetto al centro interno gioca a destra e di solito è più agile;
  14. Tre quarti ala destra: stesse caratteristiche del tre quarti ala sinistra, ma gioca dalla parte opposta del campo;
  15. Estremo: è l’ultimo giocatore di difesa, rimane in posizione arretrata per cercare di fermare gli avversari che riescono a superare la prima linea di difesa. L’estremo di occupa anche del recupero dei palloni rinviati con calcio dagli avversari; per ricoprire questo ruolo sono necessarie ottime capacità di placcaggio, buona visione di gioco e buon piede.

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