Come scegliere le giuste scarpe per correre

La corsa è sicuramente uno degli sport più praticati sia da professionisti che da semplici amatori; ma la volontà non basta: per evitare problemi come vesciche, distorsioni o altri tipi di infortuni è necessario scegliere le giuste scarpe per correre. Non è un elemento da sottovalutare e prima di procedere all’acquisto ci sono diverse cose da considerare.

I fattori

Per scegliere le giuste scarpe per correre il podista deve considerare diversi fattori

  • il peso
  • la superficie sulla quale si intende correre
  • la frequenza con cui ci si allena e le distanze da percorrere
  • il tipo di appoggio del piede
  • il tipo di utilizzo (gara o allenamento)
  • il livello di allenamento.

I tipi di scarpe

In base alle combinazioni dei fattori che abbiamo visto prima si può scegliere la scarpa scegliendo tra i diversi tipi presenti nei negozi. Le tipologie di scarpe per la corsa solitamente vengono suddivise in:

  • minimalista (A0) – leggere (150/300 grammi), aiutano il movimento naturale delle articolazioni e a correggere alcuni errori di postura;
  • superleggere (A1) – non superano i 250 grammi e sono molto flessibili, ideali per atleti veloci e leggeri senza problemi in appoggio impegnati in gare o allenamenti ad alto ritmo;
  • intermedie (A2) – pesano fino a 295 grammi e sono discretamente ammortizzate, perfette per gare a ritmo moderato o allenamenti veloci;
  • massimo ammortizzo (A3) – pesano più di 300 grammi e sono confortevoli e con ottimo livello di ammortizzamento, sono molto usate negli allenamenti e ideali per corridori neutri o supinati;
  • stabili (A4) – dal peso superiore ai 300 grammi e forniscono stabilità, sostegno e protezione, quindi sono consigliate agli atleti pesanti e ai pronatori.

A queste categorie possono aggiungersi le trail running (A5), leggere, traspiranti e impermeabili, dotate di una suola studiata per i terreni sconnessi e i tracciati di montagna, e le chiodate/specialistiche (A8)

La scelta della scarpascegliere le giuste scarpe per correre è importante

I principianti e i soggetti con qualche chilo di troppo dovrebbero optare per scarpe ammortizzate che, anche se risultano leggermente più pesanti, permettono uno scarico a terra del peso più confortevole e fanno soffrire meno le articolazioni.

I podisti più allenati e con più esperienza di corsa possono scegliere modelli più leggeri, che grazie al minor spreco di energia rispetto alle scarpe ammortizzate risultano essere più veloci. Di solito si passa a questo tipo di calzatura quando si arriva ad un buon livello di allenamento e si vuole iniziare ad alzare i ritmi.

Il peso e il livello di allenamento possiamo conoscerli facilmente, ma come fare a conoscere il nostro tipo di appoggio del piede per scegliere le giuste scarpe per correre? Non è affatto difficile: se abbiamo i piedi a O (supinazione) noteremo che le nostre scarpe sono più consumate sui bordi esterni, mentre se abbiamo i piedi a X (pronazione) lo saranno sui bordi interni.

Accorgimenti al momento dell’acquisto

La prima cosa da fare quando si sceglie il modello di scarpe con le quali vorremo affrontare i nostri allenamenti o le nostre gare è non avere fretta e provare sempre entrambe le scarpe. Un consiglio molto utile è quello di provarle alla sera, quando il piede è gonfio ed è più simile alla situazione in cui si troverebbe dopo una corsa. Inoltre è meglio che le punte delle dita abbiano circa un centimetro di spazio davanti a loro.

Diversi esperti consigliano che sia meglio munirsi di più di un paio di scarpe per alcuni buoni motivi pratici: innanzi tutto avere più scarpe, magari con caratteristiche diverse, consentirà di variare la superficie su cui correre (strada, piste, sentieri); avere più di un paio di scarpe permetterà di dare a quello che abbiamo appena usato il tempo necessario di asciugarsi prima di indossarlo di nuovo; infine pare che alternando con regolarità le scarpe il piede riceve nuovi stimoli e riduce il rischio di incorrere in alcuni infortuni classici della corsa (come dolori alla tibia e alle articolazioni o lesioni ai tendini delle dita o ai legamenti laterali).