Come diventare arbitro di calcio

Ti piacerebbe lavorare nel mondo del calcio ma non hai molta tecnica? Allora potrebbe interessarti questa guida che ti illustra come diventare arbitro.
Il ruolo dell’arbitro è disciplinato dalla CONI FIGC e fa riferimento all’Associazione italiana Arbitri (l’AIA) a livello regolamentare. L’arbitro federale può dirigere partite di calcio a undici, calcio a 5 e beach soccer e deve rispettare alcuni requisiti fondamentali: passione per il calcio, conoscenza delle regole e grande preparazione atletica.

Ecco passo passo come diventare arbitro di calcio

Contattare l’Associazione Italiana Arbitri

Il primo step è sicuramente quello di mettersi in contatto con la sede più vicina dell’AIA: in questo modo i ragazzi e le ragazze interessati potranno avere immediatamente i contatti necessari.

Frequentare il corso

Il corso per arbitri dura circa 60 giorni ed è disponibile in due varianti: per arbitri di calcio a 11 e per arbitri di calcetto (che possono seguire anche la sezione di beach soccer). I documenti richiesti sono:

  • certificato dei carichi pendenti (si richiede al tribunale della propria città) che attesti una condotta civile adeguata
  • certificato per attività agonistica di arbitraggio (si richiede alla ASL, ad un medico sportivo o a un centro di medicina sportiva)
  • fototessere per la tessera arbitrale

La tessera arbitrale consente di ottenere l’ingresso in tribuna in tutti gli stadi italiani, per tutte le competizioni italiane e internazionali, compresa la serie A.
Alla fine del corso l’aspirante arbitro deve sostenere test atletici, un esame orale e due prove scritte, al superamento delle quali diventerà ufficialmente arbitro appartenente all’Organo Tecnico Provinciale

Prime partite

L’arbitro abilitato può intraprendere l’attività agonistica dirigendo le partite del settore giovanile. Dal punto di vista retributivo, l’arbitro riceve ad ogni gara un’indennità di rimborso spese, sostenute per recarsi in loco. La retribuzione aumenta man mano che si sale di livello: se gli osservatori AIA e FIGC individuano dei direttori di gara particolarmente validi, possono promuoverli ai campionati maggiori, inclusa la serie A.

Come diventare assistente arbitrale

La carriera di assistente arbitrale o guardalinee passa sempre da alcuni anni di gavetta come arbitro. Si tratta di un’attività svolta da arbitri che non hanno possibilità concrete di carriera o da arbitri che preferiscono abbandonare il loro fischietto (ma non il campo!).

Requisiti dell’assistente

L’assistente del giudice di gara deve avere:

  • ottima conoscenza del regolamento
  • buona preparazione fisica
  • 3 anni di tesseramento AIA alle spalle
  • dai 15 ai 35 anni di età al momento del tesseramento
  • fedina penale immacolata

Passaggio da arbitro ad assistente

La richiesta va presentata al Presidente o al Segretario della sezione AIA di riferimento, dopo 3 stagioni come arbitro tesserato. Solitamente gli ingressi nel nuovo ruolo avvengono tra settembre a gennaio ma ogni regione ha un proprio regolamento. L’aspirante assistente deve quindi attendere una comunicazione scritta del Comitato Regionale degli Arbitri per la convocazione ad un raduno di ingresso.

Raduno per assistenti arbitrali e prime direzioni di gara

Il raduno dura in media un solo giorno, durante il quale viene svolta una sessione tecnica con quiz e test fisici. Superate queste prove, l’assistente rimane in attesa della sua prima convocazione nel nuovo ruolo, che solitamente viene battezzato nella categoria di Promozione. Anche in questo caso le possibilità di carriera verso i campionati maggiori sono legate alle valutazioni di appositi osservatori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *